Gianfranco Zigoni calcio

Gianfranco Zigoni: il ribelle del calcio italiano

Gianfranco Zigoni rappresenta uno dei personaggi più iconici e controversi della storia del calcio italiano. Nato nel 1944, Zigoni è stato un attaccante dotato di straordinario talento e personalità fuori dagli schemi. La sua carriera, ricca di successi e aneddoti fuori dal comune, ha segnato indelebilmente le squadre per cui ha giocato, in particolare l’Hellas Verona e la Roma.

Carriera professionale e tappe principali

Gli esordi e il trionfo con la Juventus

Gianfranco Zigoni iniziò la sua carriera nelle giovanili della Juventus, squadra con cui vinse lo Scudetto nel 1967. La sua abilità nell’attaccare e le serpentine imprendibili lo resero subito un giocatore molto apprezzato per il suo estro tecnico.

Roma: la consacrazione e la Coppa Anglo-Italiana

Nel 1970 Zigoni passò alla Roma, all’epoca guidata dal leggendario allenatore Helenio Herrera. In due stagioni con la maglia giallorossa collezionò circa 50 presenze segnando 12 gol. La sua esperienza in A culminò con la vittoria della Coppa Anglo-Italiana nel 1972, dove contribuì decisamente segnando nella finale contro il Blackpool.

Hellas Verona: la leggenda della “Fatal Verona”

Nel 1972 Zigoni si trasferì all’Hellas Verona, dove rimase fino al 1978. Qui divenne un’icona per i tifosi: in 139 partite realizzò 29 gol e fu protagonista della famosa “Fatal Verona”. Il 20 maggio 1973, infatti, contribuì al clamoroso 5-3 contro il Milan nell’ultima giornata di campionato, una sconfitta che costò lo scudetto ai rossoneri e permise alla Juventus di vincere il titolo. Questa partita entrò nella storia del calcio italiano e consacrò il Verona come squadra “fatal” per i rivali.

Ultimi anni da calciatore e carriera da allenatore

Dopo il Verona, Zigoni giocò per due stagioni al Brescia prima di scendere nei campionati minori con le squadre della sua città natale, Oderzo e Piavon, chiudendo la carriera nel 1983. Successivamente intraprese la strada da allenatore, guidando squadre come Opitergina, Ponte di Piave e Basalghelle.

Caratteristiche tecniche e personalità fuori dal comune

Il suo ruolo principale era quello di ala sinistra o attaccante con la celebre maglia numero 11. Alto 176 cm e dal fisico agile, Zigoni era famoso per la sua tecnica sopraffina e le dribbling imprendibili. Più ancora del suo talento, a rimanere nella memoria collettiva è stata la sua figura di ribelle.

Notoriamente un personaggio stravagante e provocatorio, Zigoni era noto per comportamenti eccentrici fuori dal campo. Tra gli episodi più famosi:

  • Fece finta di essere morto dopo un incidente stradale per spaventare i soccorritori;
  • Una volta minacciò con una pistola (presumibilmente scarica) il presidente del Verona per ottenere condizioni contrattuali migliori;
  • Fu multato con sei mesi di stipendio per una battuta oltraggiosa fatta a un guardalinee.

Questa combinazione di genio tecnico e spirito ribelle ha reso Zigoni una figura amatissima e leggendaria nel calcio italiano.

La leggenda della partita decisiva: Verona vs Milan 1973

Il 20 maggio 1973 è una data scolpita nel cuore dei tifosi di Verona e una ferita aperta per quelli del Milan. In quella giornata l’Hellas Verona, battendo 5-3 il Milan, sancì una delle sorprese più clamorose della Serie A. Questa sconfitta inaspettata costò ai rossoneri lo scudetto, che andò alla Juventus per un solo punto. Gianfranco Zigoni fu uno degli artefici di questa impresa, offrendo assist e creando pericoli continui.

Quel risultato ha dato origine al termine “Fatal Verona”, usato ancora oggi per indicare come la squadra veronese sapesse rovinare sogni di gloria a squadre favorite.

Notizie recenti su Gianfranco Zigoni

Negli ultimi anni, Gianfranco Zigoni ha vissuto una vita più tranquilla nella sua città natale di Oderzo, nel Trevigiano. Nel 2020, a circa 76 anni, è stato descritto come un signore pacato ma sempre orgoglioso della sua carriera e del legame con il calcio veronese.

La sua eredità rimane viva attraverso le generazioni di tifosi e gli aneddoti che raccontano di un calcio con protagonisti tanto umani quanto grandi talenti. In carriera ha inoltre lasciato il segno come allenatore nel calcio dilettantistico.

Aggiornamenti recenti

  • 2024: La squadra Zigoni Oderzo ha rinnovato le sue cariche societarie, proseguendo la tradizione familiare legata al nome Zigoni nel calcio locale.
  • 2024: Interviste e articoli hanno ricordato la sua importanza nello storico Verona degli anni ’70 e la sua personalità unica e mai domata nel calcio italiano.
  • 2023: Eventi e manifestazioni hanno celebrato Zigoni come una delle icone più originali e controverse di quel periodo nel calcio tricolore.

Riferimenti e letture consigliate